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L’olio extravergine d’oliva è un ingrediente prezioso nella cucina mediterranea, noto per i suoi benefici per la salute e il suo sapore unico. Tuttavia, esistono ancora molte credenze errate che circolano su questo prodotto. Per questo abbiamo pensato di sfatare 6 miti comuni sull’olio extravergine d’oliva

  1. L’Olio che pizzica è acido

Uno dei miti più diffusi è che il pizzicore in gola sia segno di acidità. In realtà, l’acidità dell’olio è misurabile solo in laboratorio e non è percepibile al gusto. Il pizzicore è dovuto alla presenza di antiossidanti naturali, che sono più concentrati nell’olio fresco. Questi composti, come i polifenoli, conferiscono al prodotto il suo caratteristico sapore piccante e amarognolo.

  1. Il colore indica la bontà dell’olio

Contrariamente a quanto si crede, il colore dell’olio non è un indicatore di qualità. L’olio può variare dal verde al giallo in base alla cultivar delle olive e al loro grado di maturazione al momento della raccolta. Inoltre, anche fattori come le temperature di estrazione e il tipo di frangitore utilizzato possono influenzarlo. Se l’olio assume una sfumatura arancione-rossastra, però, è meglio no consumarlo perché questo colore è indice di deterioramento.

  1. L’olio extravergine è difficile da digerire

L’olio EVO, contrariamente a quanto si crede, è uno dei condimenti più digeribili grazie all’acido oleico. È molto più leggero rispetto al burro, alla margarina e ad altri oli di semi. Infatti, è raccomandato anche per l’alimentazione dei neonati a partire dai 6 mesi di età.

  1. L’olio più è vecchio, più è buono

A differenza del vino, l’olio non trae beneficio dell’invecchiamento. È consigliabile invece consumarlo entro i 16/18 mesi dalla produzione per mantenere le sue qualità organolettiche, conservandolo correttamente in bottiglie di vetro scure o lattine.

  1. L’olio di oliva è adatto solo per i piatti salati

L’olio extravergine d’oliva è l’ingrediente base della dieta mediterranea e il suo utilizzo non si esaurisce nella preparazione solo di ricette salate, ma è una vera risorsa anche per i dolci. Rispetto al classico burro utilizzato tradizionalmente, l’olio ne migliora la cottura e conservazione. In più, conferisce una doratura e una fragranza prolungata alle ricette.

  1. Gli oli dal gusto più intenso sono più calorici

Molti credono che il gusto più intenso possa dipendere da una maggiore concentrazione di grassi e che l’olio contenga più calorie. La verità è che non c’è nessun legame tra le due cose, anzi prediligere un olio EVO più saporito permette di utilizzarne meno e di conseguenza ridurre l’apporto calorico complessivo delle pietanze.

 

Per chi come noi ama il sapore autentico dell’olio extravergine d’oliva è indispensabile sfatare falsi miti e portare ad una maggiore consapevolezza su quelli che sono i veri indicatori di qualità. Se desideri assaporare la vera essenza dell’oro verde pugliese, effettua il tuo ordine sul nostro shop.

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